Allora, un sms richiede tempo: tempo per leggere, capire, rispondere. Tempo in cui ti blocchi e rispondi al messaggio. All'alba dei trent'anni ti rendi conto che il tempo è prezioso (sì, sono quei momenti di illuminazione in cui ti scopri a pulire la cappa della cucina alle undici di sera anzichè pianificare la conquista del sultano del Brunei e sai che stai sbagliando ma continui imperterrita) e che se proprio ne vuoi perdere sei benissimo in grado di ingegnarti da sola a perderlo, non hai bisogno che qualche pirla ti aiuti. Ma loro ti aiutano lo stesso. Loro riescono comunque a darti una mano. Perchè si sa, l'uomo non può esimersi a volte dal privare una donna dell'ultimo barlume di speranza che la propria eterosessualità non sia una lotta contro i mulini a vento.
Quindi, sempre all'alba dei trent'anni, ti trovi a leggere, da parte di un tuo coetaneo cose tipo: "Sto bevendo una birra". E ritorniamo all'... "e quindi?" del primo paragrafo. Questo è il classico sms di uno che non ha un cavolo da fare, e si sta annoiando ma anzichè sforzarsi quel minimo in più (perchè già che mi stai scrivendo scrivi almeno qualcosa di utile) lancia nel cosmo un messaggio qualunque aspettandosi non so quale risposta, perchè io onestamente a un sms del genere non rispondo. Potrei rispondere "e quindi?" ma so che lo metterei in seria difficoltà e allora lascio perdere.
Se scrivi a una donna o le chiedi come sta, o le chiedi di vedervi, o le passi un'informazione di un qualche tipo (emotivo, pratico, colpo di genio impareggiabile) o lascia perdere. Rifletti, cambia idea finchè sei in tempo. Sto per scrivere un sms inutile? Ok, lascio stare, mi dò alle pugnette, che è meglio. Davvero. Perchè leggere che stai bevendo una birra, che hai mangiato una pizza, che stai giocando a freccette con i cotton fioc o che ti stai tagliando le unghie dei piedi beh... fa passare la voglia di frequentarti, non solo quella di rispondere.