lunedì 27 agosto 2012

Sms inutili.

Se c'è una cosa che mi dà sui nervi sono gli sms inutili. Gli sms inutili sono quella categoria di sms che si potevano mandare in età adolescenziale, quando oltre ai compiti e qualche sport in orario pomeridiano non avevi nulla da fare e tuttavia ti sembrava che avessi da fare tutto tu e che nessuno ti capisse e che il mondo fosse una merda e tutte quelle cose lì... ma un giorno avresti capito che così non era e avresti rimpianto quei giorni spensierati, talmente spensierati che ti riempivi il cervello di cazzate pur di riempirlo con qualcosa. Tornando al nocciolo della questione, gli sms inutili nascevano in quel contesto di meraviglioso nulla per cui lei scriveva: "Ciao, che fai? Io leggo Cioè" e lui rispondeva: "io sto cercando di dar fuoco a delle lucertole". Ok, e quindi? Quindi niente, si passava il tempo mandandosi messaggi così, presumibilmente da un nokia simil walkie talkie con cover colorata in tutti i modi possibili e immaginabili. Oggi gli sms sono ancora più inutili probabilmente e in sottofondo non ci sono i Take That ma Justin Bieber (almeno credo, chè non sono troppo aggiornata) ma vengono inviati da cellulari molto più fighi, questo sicuro. Ad ogni modo, superati i 17 anni questo genere di messaggini divengono per me intollerabili.

Allora, un sms richiede tempo: tempo per leggere, capire, rispondere. Tempo in cui ti blocchi e rispondi al messaggio. All'alba dei trent'anni ti rendi conto che il tempo è prezioso (sì, sono quei momenti di illuminazione in cui ti scopri a pulire la cappa della cucina alle undici di sera anzichè pianificare la conquista del sultano del Brunei e sai che stai sbagliando ma continui imperterrita) e che se proprio ne vuoi perdere sei benissimo in grado di ingegnarti da sola a perderlo, non hai bisogno che qualche pirla ti aiuti. Ma loro ti aiutano lo stesso. Loro riescono comunque a darti una mano. Perchè si sa, l'uomo non può esimersi a volte dal privare una donna dell'ultimo barlume di speranza che la propria eterosessualità non sia una lotta contro i mulini a vento.

Quindi, sempre all'alba dei trent'anni, ti trovi a leggere, da parte di un tuo coetaneo cose tipo: "Sto bevendo una birra". E ritorniamo all'... "e quindi?" del primo paragrafo. Questo è il classico sms di uno che non ha un cavolo da fare, e si sta annoiando ma anzichè sforzarsi quel minimo in più (perchè già che mi stai scrivendo scrivi almeno qualcosa di utile) lancia nel cosmo un messaggio qualunque aspettandosi non so quale risposta, perchè io onestamente a un sms del genere non rispondo. Potrei rispondere "e quindi?" ma so che lo metterei in seria difficoltà e allora lascio perdere.


Se scrivi a una donna o le chiedi come sta, o le chiedi di vedervi, o le passi un'informazione di un qualche tipo (emotivo, pratico, colpo di genio impareggiabile) o lascia perdere. Rifletti, cambia idea finchè sei in tempo. Sto per scrivere un sms inutile? Ok, lascio stare, mi dò alle pugnette, che è meglio. Davvero. Perchè leggere che stai bevendo una birra, che hai mangiato una pizza, che stai giocando a freccette con i cotton fioc o che ti stai tagliando le unghie dei piedi beh... fa passare la voglia di frequentarti, non solo quella di rispondere.

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